Cramars, venditori ambulanti di Carnia. Dal 1200 al 1800 arrivavano a piedi o con mezzi di fortuna in diverse zone d’Europa: Ungheria, Austria, Germania. Vendevano spezie, tessuti, oggetti di artigianato, stoffe, erbe mediche, trasportandole sulla “crame” (mobiletto in legno con cassetti). Somiglianze di continuità tra i “cramars” ed i venditori ambulanti provenienti dal Marocco. Tradizioni e merci si confondono. Curiosamente il termine cramar finisce in mar e marocchino inizia in mar. Cramar-marochin. Herbert Klein: storico austriaco pubblicò nel XVII secolo uno studio sui Cramars Carnici dal titolo “Die Karnische Materialisten” “I Materialisti Carnici”.
Jodûts vuê sot un soreli a plomp marochins cença voi, |
Visti oggi sotto un sole a picco marocchini senza occhi macchie di colore carichi di cianfrusaglie colorate e penso ai nostri cramars sopravvivere all’estero i materialisti carnici li chiama Herbert Klein Coperte tovaglie gjleba e burnus bracciali di ottone, collane di coralli... scialli e tappetini Qualcuno faceva fortuna e allora regalava al prete del suo paese un piviale o due campane così il marocchino che mette su magazzino a Pomezia o Palmanova regalerà il megafono al muezzin Coperte tovaglie gjleba e burnus bracciali di ottone, collane di coralli... scialli e tappetini Tanto si deve morire comunque per il momento bisogna vivere Tutti e due più sopportati più tollerati che ben visti ogni tanto buttati fuori ogni tanto messi dentro e vedo i nostri cramars sopravvivere all’estero qualcuno faceva fortuna drogheria a Graz a Vienna a Praga a Budapest Tanto si deve morire comunque per il momento bisogna vivere Coperte tovaglie gjleba e burnus bracciali di ottone, collane di coralli... scialli e tappetini |
*indumenti tipici marocchini
Luigi Maieron: Voce, Chitarra acustica
Davide “Billa” Brambilla: Fisarmonica
Ellade Bandini: Batteria
Elvis Fior: Batteria
Franco Giordani: Mandolino, Bouzouki
Paolo Manfrin: Basso, Cornamusa
Voce muezzin: Igiul Reiam